Sconfiggere la post-vacation blues: come ritornare al lavoro con energia e positività
4 Settembre 2023Non è affatto insolito che molte persone lavorino il doppio prima di partire per le ferie, spesso sperimentando sensi di colpa per il semplice desiderio di prendersi una meritata pausa. Questo fa sì che arrivino stremate al momento delle ferie e nonostante l’aspirazione a riempire quei giorni di attività che sono stati trascurati durante l’anno, molte persone finiscono per rallentare il ritmo e dedicarsi al riposo.
I momenti di riposo durante le vacanze rivestono un ruolo fondamentale poiché contribuiscono a ricaricare le pile del nostro organismo. Lo dimostra quella sensazione che proviamo quando, tornati in ufficio, abbiamo l’impressione di essere lenti e più stanchi di quando siamo partiti.
Questo perché quando ci si prende un momento di pausa prolungato, allontanandosi dalla frenesia della vita di tutti i giorni, il corpo e la mente si abituano a una nuova routine, faticando ad adattarsi ai ritmi precedenti.
Gli inglesi lo chiamano post-vacation blues, dove “blue” è sinonimo di tristezza, depressione. È lo stress post-vacanza, o depressione da rientro: una sindrome sempre più diffusa, che si traduce, per chi torna al lavoro, con senso di stordimento, calo dell’attenzione, mal di testa, apatia.
Si deve a Rebecca Brendel, direttore del centro di Bioetica Harvard Medical School, la definizione di questo stato d’animo “post-vacation blues”, espressione mutuata dal famoso “monday blues”, caratterizzato da un senso di perdita per la fine di qualcosa di gioioso.
Sintomi come insonnia, irritabilità e umore basso possono manifestarsi durante la discesa del picco di felicità prodotto dalle vacanze e ostacolare la ripresa delle attività.
Per 1 italiano su 2, come evidenzia uno studio di In a Bottle, il rientro dalle ferie è all’insegna dell’ansia e della preoccupazione. Già durante gli ultimi sgoccioli delle ferie, circa 6 italiani su 10 evitano di pensare alla solita routine che li aspetta, quella casa-lavoro lavoro-casa. Gli altri pensieri da scacciare sono le ansie del posto di lavoro (57%), il ritorno alla vita da pendolare (42%) e la sveglia al mattino (27%).
Tra i primi “malesseri” accusati al rientro dalle ferie, 1 italiano su 3 (34%) si scopre non ancora pronto psicologicamente e il 18% avverte quella svogliatezza e poca concentrazione tipica di chi si lascia alle spalle un periodo di break lavorativo e carente di impegni.
Questo è un po’ meno vero per chi non stacca completamente da lavoro e deve controllare almeno una volta al giorno l’email, anche se è in vacanza… ma questa è un’altra sindrome!
Possibili consigli per smaltire velocemente la sindrome da rientro:
- Riprendere gradualmente la routine
- Definire le priorità
- Mantenere degli spazi di tempo per sé stessi
- Cercare di prendersi delle piccole pause durante la giornata lavorativa per “rieducare” la concentrazione in modo da affrontare con maggiore tranquillità e positività la giornata
- Avere progettualità e avviare nuovi piani e iniziative che suscitino entusiasmo e ottimismo
Alessandra Bucci – Partner Join Group, Board member, Marketing adjunct Professor