Lo Smart Working o Lavoro Agile, come è stato tradotto italiano, ha avuto una vera e propria esplosione nella gestione dell’emergenza indotta dalla pandemia da corona virus.

Lo Smart Working è stato inserito nel nostro ordinamento, dopo un periodo sperimentale, nel maggio del 2017 con la Legge 81/2017, regolamentandone tutti gli aspetti giuridici.

La legge lo definisce “una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa”.

lavorare per obiettivi

In questi anni le aziende hanno iniziato ad adottare lo smart working, con grandi differenze e a “velocità variabile” dovute a svariati fattori.

In primis la resistenza e la paura di perdita di controllo da parte dei manager. Occorre in questo senso un cambio di paradigma: ci si deve spostare dal concetto di ore lavorate, dal “cartellino” all’obiettivo: non importa dove, come e in quanto tempo, ma importa il risultato.

Si è molto parlato di “management Di objectives”, di obiettivi, di performance management, di short term incentive ma poi si è sempre voluto il collaboratore nella stanza accanto per almeno 8 ore al giorno…

Ovviamente non tutte le attività lavorative possono essere svolte in smart working, ma tutte le attività “d’ufficio”, “impiegatizie” e “strategiche”, a qualunque livello manageriale, sono “trasformabili” in lavoro agile.

In queste settimane, l’emergenza COVID-19, ha costretto il mondo aziendale ad accettare, promuovere ed organizzare lo smart working per tutti i ruoli per i quali sia possibile, ha imposto un “salto” che farà scoprire forzatamente che non solo si può lavorare per obiettivi e che gli obiettivi si possono raggiungere anche da remoto ma soprattutto che ci sono tanti vantaggi ed opportunità di saving da non sottovalutare.

Con lo smart working non saranno più necessari uffici in grado di ospitare l’intera popolazione aziendale contemporaneamente, e questo saving non sarà  solo in termini di spazi ma anche di energia e consumi, non serviranno mense o buoni pasto, si ridurranno le trasferte ed i trasferimenti.

Ci saranno vantaggi per i lavoratori in termini di risparmio di soldi e tempo, riduzione spostamenti e relativi costi e vantaggi per la società, meno traffico, meno inquinamento, mezzi pubblici più efficienti e meno affollati, meno incidenti.

nuovi modelli organizzativi

Intanto stiamo diventando tutti esperti di piattaforme di comunicazione on line, superando barriere psicologiche e tecnologiche, bambini e ragazzi con le lezioni on line hanno incrementato il loro approccio digitale già sviluppato e arriveranno ancora più pronti ad un mondo del lavoro “smart”.

I nostri manager e i nostri imprenditori si accorgeranno di poter risparmiare mantenendo i risultati e sarà necessario rivedere le organizzazioni, rimodellare il modo di lavorare su un nuovo concetto.

Non cambieranno ruoli e responsabilità ma si evolveranno le relazioni, la gestione dei progetti in una direzione “agile” che porterà necessariamente a ripensare il modello organizzativo, le relazioni fra i ruoli. Si dovranno rivedere i processi ed i flussi alla base delle attività.

La comunicazione, in tutte le sue forme, dovrà supportare nuovi modelli e nuovi approcci. Saranno valorizzate diversamente le skills delle persone e si svilupperanno nuove skills. Le aziende ed i manager dovranno prepararsi ad un nuovo approccio.