
Qualsiasi cambiamento gestionale, incluso lo sviluppo in azienda di pratiche sostenibili, implica la necessità di investire. Ma non è detto che tali investimenti non possano essere finanziati e possano garantire un ritorno economico diretto, derivante proprio dall’implementazione in azienda dei comportamenti eticamente sostenibili. Le motivazioni per intraprendere la strada della sostenibilità socio-ambientale sono spesso di natura etica o morale, ma se approfondiamo il tema, vedremo che esistono anche motivazioni pratiche che possono favorire l’adozione di modalità di lavoro sostenibili.
La riduzione degli sprechi è probabilmente il metodo più semplice e ovvio per iniziare a impegnarsi in pratiche sostenibili auto-finanziate. Negli ultimi 30 anni sono stati compiuti notevoli progressi in questo campo: dal riciclo delle lattine vuote alla sostituzione delle lampadine a incandescenza con le lampade a LED, le aziende hanno rielaborato o sviluppato nuovi processi che riducono la quantità di materie prime e rifiuti nella produzione dei beni.
La sostenibilità offre anche grandi opportunità di crescita del fatturato, infatti l’87% dei consumatori sarebbe disposto ad acquistare un prodotto, qualora l’azienda che lo realizza sostenga una causa che gli sta a cuore e il 76% non comprerebbero un articolo, se questo fosse fabbricato da un’organizzazione che agisce contro i loro principi. I consumatori preferiscono acquistare i prodotti dai marchi che ritengono stiano agendo secondo parametri di sostenibilità sociale o ambientale. Le organizzazioni devono quindi riflettere sulle loro pratiche sostenibili se vogliono cogliere i vantaggi di questo nuovo orientamento del mercato. Alcuni esempi positivi:
- Lush, azienda cosmetica inglese, è famosa per il suo impegno a favore di esperienze di acquisto sostenibili. Nel suo flagship store di Manchester i prodotti sono infatti totalmente privi di packaging. I clienti scelgono il cosmetico desiderato e lo portano a casa in una scatola di cartone riciclato. Tutti i prodotti sono al 100% vegetali e non vengono testati sugli animali. Le solide credenziali etiche del brand sono state recepite dai suoi clienti e l’azienda ha spinto sempre più in là i limiti di ciò che è commercialmente possibile. Lush registra fatturati e utili crescenti a dimostrazione del chiaro legame tra sostenibilità e incremento dei rendimenti.
- The Edge, l’edificio ad Amsterdam in cui ha sede l’azienda Deloitte. È uno degli uffici più sostenibili al mondo e dispone di un sistema di illuminazione LED a consumo energetico tanto basso da poter essere alimentato tramite il collegamento a cavi Ethernet. I sensori misurano continuamente l’uso dello spazio, spegnendo automaticamente la luce quando una stanza è vuota. L’edificio è inoltre dotato di finestre più piccole sulla facciata rivolta a sud, che mantengono la temperatura interna più fresca in estate e più calda in inverno, così da ridurre le esigenze di riscaldamento e climatizzazione.
- Salesforce che ha raggiunto il suo obiettivo di azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra nell’aprile 2017, garantendo ai suoi 150.000 clienti l’utilizzo di un servizio cloud a zero emissioni di CO 2 . La società ha recentemente installato il più grande sistema di riciclo dell’acqua in un grattacielo commerciale negli Stati Uniti e da 2 anni la sua sede centrale utilizza al 100% energie rinnovabili. I risultati finanziari dell’azienda, con un fatturato che negli ultimi 3 anni ha registrato una crescita continua del 24% – 26%, dimostrano che le iniziative green vengono recepite dai clienti e contribuiscono alla crescita eccellente dell’impresa.
Le pratiche sostenibili influiscono sull’acquisizione e l’assunzione di talenti. La ricerca ha scoperto che una migliore immagine del brand attrae più facilmente nuovi dipendenti. Il 76% dei millennial sceglie l’azienda in cui lavorare prendendo in considerazione il suo impegno sociale e ambientale mentre il 75% sarebbe disposto a rimanere per uno stipendio più basso, se lavorasse per un’azienda socialmente responsabile. Questo orientamento è alla base di una cultura del lavoro sana e di successo; la crescita di dipendenti impegnati e appassionati protegge la longevità di un’organizzazione, conducendola verso il successo.
La sostenibilità stimola la passione e la determinazione. Deloitte ha scoperto che il 73% dei dipendenti che hanno la percezione di lavorare per un’azienda motivata si impegna maggiormente nel suo lavoro. Le persone vogliono essere parte di qualcosa di positivo e più grande di loro. Vogliono essere felici di ciò che fanno ogni giorno. Quando i dipendenti sono pienamente coinvolti, sono disposti a dare di più all’azienda. Questo spiega perché l’introduzione di logiche di sostenibilità all’interno di un’azienda possa dimostrarsi tanto efficace a lungo termine.
Consumatori, clienti, dipendenti e investitori sono desiderosi di interagire con brand che riflettono i loro obiettivi ecologici e sociali in modo positivo. Questo apre le porte non solo a nuove aziende che cercano di accedere al mercato ma offre anche alle organizzazioni consolidate l’opportunità di rivedere la loro posizione e aggiornare la loro strategia per renderla più aderente al mercato target. Le aziende devono solo ricordare che i clienti non si accontentano delle parole, vogliono vedere un reale slancio verso un futuro rigenerativo ed ecocompatibile.
In questa prospettiva, le aziende virtuose, oltre a contribuire positivamente a preservare il pianeta e le persone che lo popolano, avranno modo di cogliere infinite opportunità di crescita e di profitto nella logica dell’impatto positivo e virtuoso sulle cosiddette 3P: Profitto, Pianeta e Persone.