L’approccio ESG rilancia lo Smart Working post pandemia
25 Maggio 2023L’approccio ESG, ovvero Environmental, Social e Governance sarà sempre più esteso grazie alla nuova direttiva Europea sulla sostenibilità (CSRD: Corporate Sustainability Reporting Directive) approvata il 28 novembre 2022 dal Consiglio Europeo.
La direttiva, che dovrà essere ratificata dall’Italia nel corso del 2023, obbligherà le imprese a rendicontare in modo dettagliato e trasparente le informazioni relative al proprio impatto sulla sostenibilità in tutti i pilastri ESG. Si partirà nel 2024 con le imprese più grandi in base alle dimensioni di occupati e fatturato e si concluderà con l’ultimo step nel 2028 per le PMI.
Lo smart working può avere impatto positivo sui primi due pilastri ESG: sull’Ambiente (E di Environmental) grazie alla riduzione di emissioni di CO2 di circa 450 Kg annui per uno smart worker di due giorni/settimana (Source: Politecnico di Milano) e sul Social (la S) dove sempre secondo il Polimi tra i lavori in smart working il “benessere psicologico” è diffuso per il 42% contro il 29% degli addetti non in smart e il benessere relazionale è al 33% per i primi e al 18% per gli altri.
Quindi una gestione intelligente dello smart working consentirà alle imprese di avere maggiori opportunità di accesso al credito a condizioni favorevoli, di poter vincere gare di appalto nella PA e di essere attrattive nei confronti di giovani talenti e investitori.
Ne parla anche il Sole 24 Ore in questo articolo
Meditate aziende, meditate …
Fabrizio Cannizzaro – Founding Partner