Giornata mondiale della biodiversità: un patrimonio a rischio per l’azione dell’uomo
22 Maggio 2023Non possiamo non celebrare oggi la #GiornataMondialedellaBiodiversità, di cui l’Italia è un champion assoluto. Eppure le pressioni sulla biodiversità e sul patrimonio territoriale, faunistico e floristico italiano, sono dovuti all’azione dell’uomo e al cambiamento climatico, come dimostrano i recenti fatti drammatici della Romagna.
La biodiversità è definita come la variabilità presente negli organismi viventi a tutti i livelli, dalla diversità di ecosistema alla diversità di specie, sino ai livelli di diversità genetica, ovvero la variabilità intrinseca del corredo genetico dei singoli organismi.
L’Italia è considerata un hotspot di biodiversità, ovvero un territorio in cui si concentra un gran numero di specie vegetali e animali. E ciò grazie al notevole gradiente altitudinale, alla variabilità climatica (sia in termini di temperatura che di piovosità) e alla grande variabilità geologica. Infatti il territorio italiano è particolarmente importante sia per l’elevato numero di specie endemiche vegetali, ovvero specie con un areale limitato alla superficie nazionale, che per l’elevata variabilità ambientale che permette la permanenza di specie tipiche dei Balcani, del Nord Africa e dell’Europa occidentale.
I numeri sono impressionanti: la flora italiana conta ad oggi 1.169 briofite e 8.195 piante vascolari, di queste ben 1.330 sono specie endemiche, corrispondenti al 18,4% della flora autoctona italiana. La fauna italiana, escludendo i protozoi, comprende invece 58.022 specie, di queste invece ben 4.777 sono specie endemiche , ovvero l’8,6% della ricchezza specifica italiana.
Le maggiori pressioni sulla biodiversità a livello nazionale derivano dall’attività umana e sono perlopiù imputabili ad un sempre maggior consumo di suolo ad uso civile, industriale o agricolo.
Proprio in questi giorni abbiamo assistito con preoccupazione e dolore agli eventi alluvionali straordinari che hanno colpito la #Romagna.
Per la sua posizione geografica, l’Emilia-Romagna presenta una biodiversità straordinaria: 2.700 specie diverse di piante, oltre 350 specie di animali vertebrati e una grande varietà di habitat.
Come riporta il National Geografic del 19 maggio 2023 l’agghiacciante bilancio ammonta a ben 13 vittime; intanto, si registrano 42 comuni sott’acqua, 280 frane, 34mila utenze senza elettricità. solo nella giornata di mercoledì 17 sono caduti fino a 200 millimetri di pioggia nel corso di 24 ore,
Un evento catastrofico quanto peculiare secondo Paola Salvati dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche: “La particolarità dell’evento, che è stato classificato come estremo in base ai dati degli ultimi 20 anni, è che sta insistendo nella stessa area già colpita due settimane fa”. Come illustrato dalla stessa esperta, a causare lo stato di emergenza sarebbe stata la saturazione del terreno, che gli avrebbe impedito di assorbire l’acqua in eccesso derivata dalle forti alluvioni.
Dunque, complice degli eventi traumatici è senza dubbio il cambiamento climatico; eppure, come specificato all’agenzia AGI da Francesca Giordano, ricercatrice dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), quest’ultimo non è l’unico fattore scatenante. ” il cambiamento climatico amplifica le conseguenze dei dissesti di un territorio molto fragile. Senza dimenticare gli errori legati a una gestione non attenta del territorio stesso, dalla insufficiente manutenzione dei corsi d’acqua all’eccessivo consumo di suolo”.
Mettere in sicurezza il territorio rientra tra le priorità del #PNRR , ovvero il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Basterebbe ricordare che l’Italia è la nazione europea con la più alta esposizione economica al rischio alluvionale e che nel nostro Paese la proporzione di eventi estremi è aumentata del 9% negli ultimi vent’anni, soprattutto a causa dei cambiamenti climatici.
Alessandra Bucci – Partner Join Group, Board member, Marketing adjunct Professor