
L’articolo pubblicato sul Corriere della Sera di Gianmario Verona chiarisce in modo assolutamente puntuale una tematica alla base della visione benefit di un’azienda.
L’impresa per raggiungere i suoi obiettivi istituzionali deve necessariamente fare profitto. Necessariamente perché se non produce valore economico non può rimanere sul mercato e quindi non realizza il proprio obiettivo.
Però la declinazione di questo modello imprenditoriale può essere realizzata in modi diversi.
Nell’800 era prevalente il modello fordista in cui il padrone massimizzava l’utile attraverso uno sfruttamento massimale degli impiegati ed operai.
La storia poi ha visto crescere tanti esempi molto positivi di impresa (cooperativa, sociale, Etc) in cui era prevalente l’interesse a fare delle buone cose a prescindere dei valori economici in gioco.
Il modello con il quale ci confrontiamo oggi che può essere una chiave di discontinuità importante invece quello in cui i rapporti con il resto del mondo e gli stakeholder impongono ora una visione per un capitalismo sostenibile.
Questi spunti sono raccontati con grande efficacia nell’articolo di Verona.
È il modello benefit che porta discontinuità delle imprese. Che aspettiamo ad applicarlo?
L’articolo di Gianmario Verona al seguente link: https://www.corriere.it/digital-edition/CS_ND/2021/12/02/8665800.shtml?refresh_ce