
Il 19 ottobre si è tenuto il terzo talk di Futur#Lab, iniziativa sugli scenari delle telecomunicazioni in Italia lanciata dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e WINDTRE, in collaborazione con Join Group e con la partnership di Ericsson e Inwit.
L’evento, moderato da Alessandra Bucci, ha visto la partecipazione di esperti, decisori e “testimoni” che si sono confrontati sul tema delle smart cities, sul livello di digitalizzazione delle città italiane e sulle prospettive future.
Hanno partecipato all’incontro Antonio Carcaterra (Sapienza Innovazione e Sapienza Università di Roma), Giuseppe Franco Ferrari (Università Bocconi), Armando Fiumara (Enel X Italia), Riccardo Mascolo (Ericsson), Stefania Matrone (Wind Tre), Michelangelo Suigo (Inwit), Massimo Bugani (Comune di Bologna), Eugenio Di Sciascio (Comune di Bari), Chiara Foglietta (Comune di Torino) e Mario Vanni (Comune di Milano).
“Le innovazioni tecnologiche rappresentano uno dei principali fattori abilitanti per rendere una città “intelligente”. Il primo cardine su cui si fonda la realizzazione di una smart city, e più in generale l’architrave che abilita l’utilizzo di tutte le nuove tecnologie, sono le reti di telecomunicazioni. In particolare, nell’ottica dello sviluppo dei servizi innovativi giocheranno un ruolo di primaria importanza le reti mobili di quinta generazione. Secondo le previsioni del GSMA, nello studio “Mobile Economy Report 2022”, le reti 5G porteranno un contributo all’economia mondiale di circa $960 miliardi entro il 2030. Un’ulteriore analisi condotta da DLA Piper nel corso del primo trimestre del 2020 evidenzia come l’applicazione del 5G con il più alto potenziale di crescita nel prossimo futuro è relativa proprio alle smart cities (22%), seguita dall’IoT (16%) e dal media & entertainment (16%).
Un altro tra i principali fattori abilitanti è rappresentato dall’internet of things. Gran parte delle apparecchiature digitali oggi presenti sul mercato ha funzionalità smart, che permettono quindi all’oggetto di interagire con l’ambiente circostante offrendo all’utente finale un’esperienza di utilizzo più performante e migliorandone, in molti casi, l’efficienza. Una delle componenti più importanti che ricollegano l’IoT alle smart city è relativo alla sensoristica, quindi la capacità di un sistema elettronico di intercettare e comprendere gli impulsi che provengono dall’ambiente esterno.
Le amministrazioni coinvolte hanno rappresentato alcuni esempi virtuosi di servizi digitali che rendendole citta “intelligenti” fornendo una migliore citizen experience . Si ritiene inoltre che i fondi del PNRR siano sufficienti per trasformare le città e i comuni in “smart cities” ma serve execution , competenza e formazione sia delle risorse della PA che dei cittadini stessi.