Le diseguaglianze economiche rappresentano un problema globale che colpisce la società contemporanea e sono in qualche modo correlate anche agli impatti negativi sul pianeta. In questi giorni diverse testate giornalistiche stanno riportando i dati di una recente ricerca pubblicata da Banca d’Italia e dalla Banca Centrale Europea, nella quale risulta che in Italia il 5% delle famiglie detiene il 46% della ricchezza totale dichiarata, pari a 11.072 miliardi di euro, mentre la fetta maggiore della popolazione, il 50% delle famiglie, detiene la fetta più piccola della ricchezza, solo l’8%.

Se però si guarda all’Europa la situazione italiana risulta essere tra le meno peggio, con una diseguaglianza economica al di sotto della media europea, insieme a Francia e Spagna. Per quanto riguarda quest’ultimi, la percentuale di ricchezza detenuta dal 5% delle famiglie si aggira intorno al 40%, diversamente per quanto riguarda il 50% delle famiglie dove la ricchezza detenuta si aggira intorno al 6% per la Francia e all’8% per la Spagna. A preoccupare maggiormente, invece, è la situazione della Germania dove il 5% delle famiglie detiene il 48% della ricchezza e il 50% delle famiglie ne possiede solo il 3%. Dal 2017 al 2022, la percentuale della ricchezza detenuta dalle famiglie risulta essere in calo solo per quanto riguarda l’Italia, stabile come la media europea per Francia e Spagna e in aumento per la Germania.

La diseguaglianza economica, come detto prima, è un problema che riguarda tutti e che si ripercuote su altre problematiche, come quelle legate alla sostenibilità ambientale e, quindi, non solo sociale. Infatti, da un rapporto di Oxfam (organizzazione non profit che si dedica alla riduzione della povertà globale) emerge che l’1% della popolazione mondiale, detentore di metà della ricchezza mondiale, è responsabile del 16% delle emissioni globali, mentre il 50% della popolazione mondiale, detentore della minor percentuale della ricchezza mondiale, è responsabile di solo l’8% delle emissioni globali.

È da questi dati che, dunque, nascono alcune iniziative per affrontare il problema o quanto meno cercare di trarne un equità in termini di responsabilità. Una di queste nasce dalla stessa Oxfam, che propone un‘imposta progressiva sui grandi patrimoni per finanziare la transizione verde. “Un tributo in grado di garantire maggiore equità del prelievo fiscale e una prospettiva di futuro dignitoso per chi ne è oggi privato”. (Oxfam)   

Affrontare le diseguaglianze richiede un impegno collettivo e una riflessione profonda sulle strutture sociali ed economiche che le alimentano, inclusività e giuste politiche fiscali devono essere le basi per raggiungere un futuro più equo.