Qualche mese fa in pieno lockdown (fase 1) abbiamo riflettuto con voi sul concetto e progetto di smart working che molte, moltissime aziende italiane hanno dovuto metter in campo in tempi anche molto brevi per far fronte all’emergenza Covid-19.

Abbiamo posto dunque l’accento su tutto ciò che serve per attivare un vero e proprio processo di cambiamento nelle quattro macro aree: People, Organization, Space, Technologies.

Oggi, l’obiettivo è spostare il focus dallo smart working agli smart workers

Perchè dobbiamo spostare il focus dallo smart working agli smart workers?

  • Perché chi ha avuto necessità di trasformare il lavoro da «lavoro presenza» a «lavoro in remoto» ha già fatto questo cambio di passo. Ad oggi la smarterizzazione di processi, tecnologie e spazi è, se non ultimata, sicuramente in via di implementazione e sviluppo.
  • Perché siamo nell’era dei Knowledge Workers (come ci direbbe P. Ducker). Un’era in cui la digitalizzazione, l’innovazione tecnologica, l’intelligenza artificiale rendono sempre più prezioso ed irrinunciabile il talento delle persone in azienda!
  • Perché l’attenzione allora va rivolta alle persone: siano esse dirigenti, manager o impiegati.

La swot analysis dello smart worker

La forza emerge da più Indagini…

Una ricerca dell’Osservatorio smart working della School of management del Politecnico di Milano ha rilevato che già nel 2018 in Italia si contavano 480.000 smart worker, con una produttività in aumento del 15% e un tasso di assenteismo ridotto del 20%.

Una stessa indagine effettuata del 2019 ha mostrato che i dipendenti in smart working sono più soddisfatti del proprio lavoro (76% vs 55%) e hanno un legame più forte con la propria impresa (71% vs 56%).

La sfida che attende ora le aziende è confermare questi dati.

Un’opportunità tra tutte…

“Un’agenda europea del digitale” per accelerare la diffusione dell’internet ad alta velocità e sfruttare i vantaggi di un mercato unico del digitale per famiglie e imprese è la sfida posta dall’Unione Europea per il 2020, mai più attuale in tempi di lavoro da casa.

Il che significa non solo creazione dei mezzi e strumenti ma soprattutto acquisizione di nuove skills digitali per le persone

I rischi da evitare

Un punto di attenzione la solitudine sociale ed organizzativa. La distanza può comportare un indebolimento delle relazioni interpersonali, una comunicazione meno efficace, un inasprimento del confronto generazionale che portano a sentirsi fuori dall’azienda. Questo disagio può creare situazioni di stress cronico con conseguenti ripercussioni sui risultati professionali.

Altro elemento rilevante è il così detto “paradosso dell’autonomia” (rapporto Eurofond) secondo il quale se da un lato i lavoratori possono organizzare in modo completamente indipendente la propria giornata, dall’altro questo nuovosenso di autonomia può comportare stress e perdita di motivazione.

Del resto, come ci insegna S. Kierkegaard: «l’angoscia è la vertigine della libertà».

Ultimo ma non meno importante, sono le possibili Resistenze al cambiamento che possono essere dettate da difficoltà ad uscire dalla propria zona di comfort; dalla necessità di esercitare controllo sulle persone in presenza.

A fronte di tutto questo, la domanda che ci poniamo è: Cosa possono fare le aziende per supportare, facilitare, rafforzare i propri smart workers?

Le nostre risposte sono:

  • valorizzare le forze
  • cogliere le opportunità
  • riformulare le debolezze
  • gestire i rischi

Come? Tornando a lavorare per le persone e con le persone

Laboratori creativi

Elaborazione collettiva e comunicazione di vision, mission e valori aziendali che ne risveglino il senso di appartenenza; lavorando su diritti e doveri dello smart workers in modo da regolare maggiormente la vita privata con quella professionale

Formazione

Supportare leaders e decision makers nel passaggio dalla gestione per attività alla gestione per obiettivi, cruciale per creare lavoro smart e non telelavoro; e quindi formarli sull’esercizio della delega, della leadership trasformazionale, della comunicazione virtuale.

Sostenere gli smart workers nella gestione della propria autonomia mantenendo la motivazione sul lavoro; gestendo il tempo in modo più efficace a fronte di questa nuova complessità, apprendendo metodi e approcci per la gestione dello stress ed addirittura la prevenzione del burn out.

Digitalizzazione

Accelerare il processo di digitalizzazione e uso di nuove tecnologie stimolando il confronto e la collaborazione tra senior e junior

Coaching

Per staccare il pilota automatico e creare consapevolezza, uscire dalla propria zona di comfort e creare cambiamento, inspirare ed accompagnare il cambiamento nel proprio team, esplorare ed esprimere il proprio potenziale, affrontare ostacoli di percorso

qui di seguito le nostre proposte per le aziende che vogliono continuare il cambiamento grazie alla crescita dei propri leader e dei propri smart workers