Consiglio Europeo: approvata la Corporate Sustainability Reporting Directive

5 Dicembre 2022
Consiglio Europeo: approvata la Corporate Sustainability Reporting Directive

Cresce sempre di più l’attenzione nei confronti della sostenibilità. A fine novembre il Consiglio Europeo ha approvato in via definitiva la direttiva sulla comunicazione societaria sulla sostenibilità (CSRD, Corporate Sustainability Reporting Directive) proposta precedentemente dal Parlamento Europeo.

La direttiva introduce a partire da gennaio 2024 l’obbligo a sempre più imprese europee di redigere il reporting di sostenibilità contenente informazioni dettagliate e standardizzate sull’impatto delle proprie attività aziendali sull’ambiente, sulle persone e sui dipendenti, sul rispetto dei diritti umani, sull’anticorruzione e concussione e sulla diversità nei consigli di amministrazione (in termini di età, genere, formazione e background professionale). 

Le nuove normative, già concordate con il governo dell’Unione Europea, richiedono alle aziende di pubblicare regolarmente dati sui loro impatti sociali e ambientali, tendando di ridurre il greenwashing, rafforzando l’economia sociale di mercato dell’UE e gettando le basi per standard globali di trasparenza sulla sostenibilità.

Attualmente sono circa 11 700 le imprese europee obbligate a redigere il bilancio di sostenibilità, ma con l’introduzione della nuova direttiva saranno quasi 50 000 le aziende nell’UE obbligate a redigerlo.  In Italia parliamo di 4-5mila imprese, a fronte delle attuali 200 che predispongono la DNF.

Nello specifico a partire dal 1° gennaio 2024 l’applicazione delle regole interesserà le grandi imprese di interesse pubblico (con più di 500 dipendenti) che già redigono la dichiarazione non finanziaria, con la redazione del primo report nel 2025, comprese le imprese estere che fatturano più di 150 milioni di euro nel territorio europeo. 

 A partire dal 1° gennaio 2025, invece, l’applicazione delle regole si estende anche alle grandi società, quotate e no, non ancora soggette alla direttiva sulla dichiarazione non finanziaria. Per “grande” si intende un’imprese che supera alla data del bilancio economico-finanziario, due dei tre seguenti criteri:

  • Con più di 250 dipendenti
  • 40 milioni di euro di fatturato
  • 20 milioni di euro di totale attivo

Infine, a partire dal 1° gennaio 2026 saranno obbligate anche le PMI e le altre imprese quotate.

Le imprese saranno soggette a controlli e certificazioni indipendenti per garantire l’affidabilità dei dati forniti. Inoltre, la dichiarazione sulla sostenibilità sarà posta sullo stesso piano di quella finanziaria, in modo che gli investitori potranno disporre di dati comparabili e attendibili.

Per saperne di più clicca qui https://www.esg360.it/sustainability-management/csrd-il-consiglio-europeo-approva-la-direttiva-per-il-reporting-di-sostenibilita-delle-imprese/

Giorgia Palumbo

Giorgia Palumbo – Junior Consultant

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